Habitat Pubblico 2015 prende avvio con due omaggi al grande poeta di Parma: una preziosa performance “floreale” e un’avvolgente opera filmica. Si inizia con un brindisi, giovedì 12 marzo.

 

Pier Luigi Bacchini

Pier Luigi Bacchini

 

Per quasi venti anni i direttori artistici Francesco Pititto e Maria Federica Maestri hanno intessuto un fecondo e multiforme dialogo con Pier Luigi Bacchini. È dunque naturale che Habitat Pubblico 2015, prima manifestazione della neonata Lenz Fondazione, parta con due opere dedicate all’importante poeta di Parma recentemente scomparso. Nel segno della continuità della missione poetica del teatro.

Giovedì 12 marzo, dopo un Drink&Food di benvenuto (alle ore 20.30) è in programma alle ore 21 Poliantea, performance che vede in scena tre attrici storiche di Lenz (Valentina Barbarini, Sandra Soncini e Elena Sorbi) guidate da Francesco Pititto, che spiega: «Per vent’anni ho tradotto in diverse modalità di rappresentazione scenica le opere poetiche di Pier Luigi Bacchini. Ciascuna mise en parole ha stabilito con il luogo dell’accadimento una relazione di dissolvenza incrociata tra i corpi, le voci, i suoni e il paesaggio poetico. Nei suoi versi la natura e la scienza sorgono, muoiono e risorgono, gli dèi sono presenti nelle più piccole molecole umane e i teatri sono paesaggi viventi in cui si alternano nascite, morti e proiezioni divine».

A seguire, alle ore 22, il film di Francesco Pititto Un’ora di un giorno qualsiasi: «Sarebbe stata un’ora di incontro, di conversazione e di silenzi» suggerisce il regista «Non ci sarebbero state eccezionalità e ricorrenze, piuttosto una parentesi temporale apparentemente insignificante ma che avrebbe potuto nascondere l’attimo grandioso in cui viene alla luce la poesia. Il film non si è fatto e Pier Luigi non c’è più, rimangono il teatro e nuove immagini per l’ultima mise en parole di un grande poeta, le sue risposte alle mie domande sugli autori più amati nella letteratura, nella poesia, nel cinema, nel teatro, quali i fiori, le piante, le città, i pittori, i profumi, i compositori, i filosofi, la gente comune, quale il futuro con lo svilupparsi veloce della scienza e della tecnologia, quale mondo, insomma, oltre la nostra morte. Ho deciso di farlo comunque, in soggettiva, nei luoghi della sua invenzione, negli angoli della sua scrittura, guardando le cose e il paesaggio all’altezza dei suoi occhi, facendomi accompagnare da lui nei passaggi tra i cespugli, nelle aperture alle colline, nelle vedute di un’ora del giorno, di un’ora qualsiasi».

Poliantea e Un’ora di un giorno qualsiasi andranno in scena negli spazi di Lenz Teatro, in via Pasubio 3/e a Parma, anche venerdì 13 e sabato 14 marzo. Per informazioni e prenotazioni: 0521.270141, info@lenzfondazione.it, www.lenzfondazione.it.