Chi siamo

CISIM è un acronimo, sta per centro internazionale studi e insegnamenti mosaico. Il CISIM è un edificio pubblico, molto ampio, con grandi vetrate, a Lido Adriano in viale Parini.

Il CISIM è circoscritto da un giardino: pini, pioppi bianchi, tamerici, olivelle crescono sul terreno sabbioso.

Per anni sotto il suo grande tetto rivolto a meridione hanno lavorato mosaicisti arrivati da diverse nazioni. La scelta è stata quella di mantenere il nome Cisim per un luogo che oggi ha modificato il suo utilizzo, trasformandosi in spazio culturale.

Le case del popolo sono stati luoghi di ritrovo e di incontro, hanno incarnato la possibilità e la volontà di socialità e di svago, caratterizzata da una connotazione politica che non tralasciava l’azione nella società civile.

Oggi, parlando di una casa del popolo per Lido Adriano, pensiamo non tanto alla connotazione politica quanto alla sua funzione di luogo di incontro, confronto e partecipazione alla vita sociale e culturale di una comunità.

Henri Lavagne nel suo saggio Il mosaico attraverso i secoli scrive: …il problema fondamentale dell’arte del mosaico è come esprimere la continuità della forma partendo dalla discontinuità del materiale. Il Cisim si dà ancora l’obiettivo di accostare tessere, in un insieme in cui la giustapposizione e la diversità dei componenti appaiono caratteristiche più rilevanti che non gli elementi di unità Per chi osservi l’insieme ponendosi ad una certa distanza, questa unità mantiene una sua specifica essenza, creando immagini nuove e inaspettate.

Come è nato il Cisim

A partire dal 2007, il Teatro delle Albe, la cooperativa sociale Libra e il gruppo rap e associazione Il Lato Oscuro della Costa, impegnati in numerose attività sul territorio di Lido Adriano già dagli anni novanta, hanno iniziato a immaginare un centro sociale e culturale per il paese, che corrispondesse anche alle loro vocazioni.

Da giugno 2009, hanno avuto in concessione dal Comune di Ravenna il centro Cisim che era chiuso oramai da quattro anni.

Nel mese di maggio 2009 il Comune di Ravenna ha effettuato un primo intervento di ripristino dello spazio. In questa prima fase il Teatro delle Albe, assieme al Comune di Ravenna si è fatto carico dei primi necessari lavori per il suo utilizzo.

Nei mesi di aprile-novembre 2010 il Comune di Ravenna ha effettuato nuovi interventi grazie a un finanziamento regionale che hanno permesso di mettere a norma lo spazio e di procedere quindi all’avvio di tutte le attività previste a partire da dicembre 2010.

Da giugno 2009 a giugno 2010, il Comune ha dato in concessione d’uso lo spazio a Ravenna Teatro per permettere la realizzazione delle iniziative programmate in quel periodo. Da novembre 2010 lo spazio passa in gestione a Il lato Oscuro della Costa in collaborazione con Libra e con il sostegno esterno di Ravenna Teatro.

Attualmente il CISIM è gestito dall’associazione culturale Il Lato Oscuro della Costa

Lido Adriano

Lido Adriano è una polifonia di voci e di destini. Sta diventando luogo in cui approfondire le ragioni e le urgenze del nostro tempo. E allora, come ha detto una ragazzina: Per vivere a Lido Adriano bisogna farsi stranieri tra gli stranieri.

Oggi è per numero di abitanti residenti (quasi 7000) la prima frazione del comune di Ravenna. Più dell’86% dei residenti sono immigrati provenienti da altre regioni italiane o dall’estero. Gli stranieri superano il 37% della popolazione complessiva: 57 le nazioni di provenienza. La comunità più numerosa è quella macedone, composta per quasi la metà da donne, a cui seguono lalbanese, la nigeriana, la senegalese.

Lido Adriano è anche la frazione con il maggior numero di minorenni e con il più alto numero di nascite del comune di Ravenna (tra i nuovi nati uno su due è straniero).

Molti immigrati acquistano casa a Lido Adriano, tanti gli albanesi, pensando quindi di restare.

Oltre alla comunità cattolica formata non solo da italiani, sono molti i musulmani di Lido Adriano, senegalesi, magrebini, turchi e pakistani. Numerosi i cristiani ortodossi provenienti dallEuropa orientale. Tra i nigeriani sono presenti comunità evangeliche. Esiste una congregazione di testimoni di Geova, in continua espansione soprattutto tra gli italiani.

A Lido Adriano la presenza di una popolazione quasi completamente immigrata mette in relazione la dimensione locale con quella globale. Le relazioni con i familiari nei paesi di origine hanno un ruolo importante. I contatti, ma anche i viaggi e le visite sono frequenti.

Nonostante la presenza dei diversi gruppi nazionali, culturali, religiosi, e dei turisti, la conflittualità allinterno del paese è quasi inesistente. Questo non significa peròrelazione.

La convivenza non crea dinamiche di confronto, manca un riconoscimento reciproco.

Sebbene non vi siano episodi di razzismo o di intolleranza espliciti, a Lido Adriano le differenze si consumano allinterno delle case o al meglio allinterno delle comunità. Non vi sono spazi per esprimere un confronto.

Scarseggiano i luoghi di ritrovo, non esistono centri culturali. Quasi inesistente lassociazionismo. Gli uomini frequentano i bar, si vedono poche donne nei locali pubblici. Numerose le donne che dicono di non frequentare nessuno a Lido Adriano.

La tendenza è quella ad aggregarsi per provenienza. Ognuno tenta di definire i suoi spazi, territoriali, economici, sociali, di immagine, simbolici.

La vita di molti abitanti si consuma altrove: le scuole, il lavoro, le relazioni mantenute in altre parti dItalia e del globo.

Quale identità o appartenenza costruiscono gli abitanti e i giovani?

Attraversando Lido Adriano è difficile cogliere luoghi e situazioni che raccontino le necessità e le attitudini degli abitanti. Tutto sembra appiattirsi sulla soddisfazione elementare dei bisogni primari: dormire, mangiare, avere un tetto sopra la testa.

Girando per il paese non si incontrano indizi che parlino delle persone che occupano gli appartamenti sparsi nei palazzoni in parte vuoti, durante l’inverno: niente strade storiche, o luoghi di ritrovo, o riferimenti culturali, o simboli storici o politici, non troviamo monumenti o statue, niente sculture ed edifici che parlino del passato. Solo una chiesa con un grande campanile a forma di faro e una caserma enorme di mattoni a pietra vista, poste all’ingresso del paese.

A Lido Adriano tutto risulta estraneo e normale al tempo stesso, ma la presenza di modelli culturali diversi favorisce l’inventiva e l’immaginazione.

Chi siamo

Il lato oscuro della costa è un collettivo di giovani rapper che vanta già una notevole produzione, molti i concerti dal vivo in tutta Italia. Da anni hanno eletto Lido Adriano a proprio territorio d’appartenenza e ispirazione, per la sua universalità di periferia globale, mosaico di etnie che mantiene il concetto circoscritto di quartiere. Infatti lhip hop, per la sua capacità di raccontare le storie delle periferie di tutto il mondo, è il linguaggio artistico più diffuso tra le seconde generazioni di immigrati.

Attività

Il CISIM è pensato come luogo di incontro e partecipazione alla vita sociale e culturale della comunità con l’intento di renderlo punto di riferimento non solo per la popolazione di Lido Adriano e di Ravenna, ma anche luogo di incontro e di dialogo per spettatori, artisti e intellettuali del mondo. 

Il CISIM programma e ospita: attività musicali, residenze artistiche, laboratori artistici, attività formative, spettacoli di teatro, incontri pubblici e convegni, mostre