Luigi Dadina-Michela Marangoni (foto Davide Baldrati)

Luigi Dadina-Michela Marangoni (foto Davide Baldrati)

Continuano fino a martedì 21 ottobre le repliche del nuovo spettacolo di Ravenna Teatro.

Amore e anarchia ci mostra una coppia di anarchici ravennati, vissuti a cavallo tra ottocento e novecento, la cui vita fu segnata dal sogno della rivoluzione sociale. Luigi Dadina del Teatro delle Albe assieme all’autrice Laura Gambi ha creato uno spettacolo che da venerdì 3 a martedì 21 ottobre sarà in scena a Vulkano a San Bartolo (riposo il 6, 13, 14, 20 ottobre). Lo spettacolo, che vede in scena accanto allo stesso Dadina, l’attrice Michela Marangoni è una collaborazione di Teatro della Albe e Drammatico Vegetale, sono infatti di Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni le scene e le luci.

I due personaggi al centro della storia sono Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi: nati entrambi nel centro storico di Ravenna, lui il 30 agosto del 1849, lei nella notte del 21 giugno del 1852; da quasi cent’anni abitano, non visti, nella scuola di S. Bartolo, vicino a Ravenna.
Nella loro infanzia e adolescenza la città, ma l’Italia intera, è attraversata da sconvolgimenti politici e umani: le imprese garibaldine, l’ideale repubblicano, la caduta del governo dei papi, l’unità d’Italia, l’internazionalismo anarchico e socialista sono solo alcuni degli elementi che segnano la crescita dei due ravennati.

Minguzzi Luisa è sarta “silenziosa, attenta, bravissima, con tutti quelli spilli tenuti fra le labbra e via via tolti per segnare i difetti, per stringere, per attillare, … pronta a ubbedire, o meglio a rispettare il proprio lavoro di artigiana ineccepibile”, così la immagina Gianna Manzini nel romanzo dedicato al padre anarchico.
Pezzi Francesco, intelligente, sguardo mite con una luce di collera, di modi gentili e di briosa vivacità, conseguito il diploma di ragioniere viene assunto alla Cassa di Risparmio di Ravenna.

Giovanissimi si incontrano, si innamorano e si infiammano, senza possibilità di ripensamento, per l’idea dell’anarchia, che guiderà le scelte e i pensieri di tutta la loro vita successiva fino alla morte.
Tra militanza, fughe, confino e carcere, sono la coppia che accoglie gli amici anarchici, nelle case sempre aperte di Firenze, Lugano, Napoli, Buenos Aires, Londra. Primi fra tutti Andrea Costa, Anna Kuliscioff ed Errico Malatesta.
Moriranno a Firenze, lei nel 1911, cieca e piegata nella salute dopo il confino all’Orbetello, lui suicida nel 1917, in un boschetto alle Cascine. In un biglietto Pezzi scrive il disgusto “fino alla nausea di questo impasto di fango che si chiama mondo e della vigliaccheria degli uomini che lo subiscono”. La Minguzzi, autrice del Manifesto a tutte le operaie d’Italia, sarà inarrestabile promotrice dell’idea anarchica tra le donne, oratrice in pubblico e nei comizi.

Compagne, unitevi a noi.
La società del presente ci ha detto:
o soffri la fame, o venditi.
La società dell’avvenire ci dirà:
vivi, lavora, ed ama.

La limpida anarchica e l’infaticabile organizzatore sono ancora assieme oggi, sempre, giorno dopo giorno, continuano a vivere nella scuola di San Bartolo. Il mondo è filtrato dalle voci dei bambini che la mattina occupano i banchi e i corridoi. Ogni notte sono soli, e senza requie continuano a ripercorrere le vicende di allora e quelle di oggi, in un dialogo mai interrotto in vita, ma ancora ardente, ancora in cerca di risposte. Continuano a parlare, a discutere, del sindacato dei panettieri di Buenos Aires e delle pagine arringanti de El Obrero Panadero, delle tetillas de monja, di libero amore, di libertà, di giustizia, del sacrificio per l’ideale, delle paludi dell’Orbetello, a decifrare i discorsi dei bambini, i suoni del paese e della strada, che da cent’anni accompagnano le loro giornate.

Per arrivare a San Bartolo in compagnia è possibile condividere l’auto, offrire e ricevere passaggi o seguire i percorsi ciclabili consigliati. Tutte le informazioni dettagliate sono sulla pagina di facebook di Ravenna Teatro.

Con Amore e anarchia inizia un progetto di intensificazione della attività dello spazio Vulkano, che dal 2001 ospita una programmazione stabile per bambini e che ora amplierà le iniziative anche al pubblico adulto.

BIGLIETTI

INTERO 8 € . RIDOTTO* 5 €

*under30, over65, insegnanti, Abbonati Stagione di Prosa 2014/2015 (sottoscrizione estiva),tessera Soci Coop (valida nelle repliche del martedì, mercoledì e giovedì)

Informazioni e prenotazioni (posti limitati . è consigliata la prenotazione)
Ravenna Teatro tel. 0544 36239 – 333 7605760 organizzazione@ravennateatro.com

Biglietteria Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna, aperta giovedì dalle 16 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 13, tel. 0544 30227 e da un’ora prima dell’inizio nel luogo di spettacolo.