Chi siamo

 

Il CISIM è ora sotto la gestione dell’associazione Il Lato Oscuro della Costa:

Federica Francesca Vicari, direttrice organizzativa;

Lanfranco Vicari, direttore artistico;

Massimiliano Benini, responsabile comunicazione e presidente.

 

COSA FACCIAMO

MOSTRE

 

RESIDENZE ARTISTICHE

INCONTRI PUBBLICI E CONVEGNI

SPETTACOLI DI TEATRO

LABORATORI ARTISTICI

ATTIVITÀ MUSICALI

COM’È NATO IL CISIM

A partire dal 2007, il Teatro delle Albe, la cooperativa sociale Libra e il gruppo rap e associazione Il Lato Oscuro della Costa, impegnati in numerose attività sul territorio di Lido Adriano già dagli anni novanta, hanno iniziato a immaginare un centro sociale e culturale per il paese, che corrispondesse anche alle loro vocazioni. Da giugno 2009 a giugno 2010, il Comune ha dato in concessione d’uso lo spazio a Ravenna Teatro per permettere la realizzazione delle iniziative programmate in quel periodo. Da novembre 2010 lo spazio passa in gestione a Il lato Oscuro della Costa in collaborazione con Libra e con il sostegno esterno di Ravenna Teatro. Attualmente il CISIM è gestito dall’associazione culturale Il Lato Oscuro della Costa

ASSOCIAZIONE

Il lato oscuro della costa è un collettivo di giovani rapper che vanta già una notevole produzione,Il lato oscuro della costa è un collettivo di giovani rapper che vanta già una notevole produzione, molti i concerti dal vivo in tutta Italia. Da anni hanno eletto Lido Adriano a proprio territorio d’appartenenza e ispirazione, per la sua universalità di periferia globale, mosaico di etnie che mantiene il concetto circoscritto di quartiere. Infatti lhip hop, per la sua capacità di raccontare le storie delle periferie di tutto il mondo, è il linguaggio artistico più diffuso tra le seconde generazioni di immigrati.

 

LIDO ADRIANO

Lido Adriano, frazione di Ravenna con circa 7000 abitanti, è una comunità multietnica, con oltre l’86% di immigrati da 57 paesi, tra cui Macedonia, Albania, Nigeria e Senegal. È la frazione con il più alto numero di minorenni e nascite del comune, molti dei quali figli di immigrati. Le religioni principali sono cattolicesimo, islam, cristianesimo ortodosso e protestantesimo, con una crescente presenza dei Testimoni di Geova.

Nonostante la diversità, la convivenza è pacifica, ma mancano dinamiche di confronto e riconoscimento reciproco. Le differenze si esprimono all’interno delle singole comunità, senza spazi pubblici di interazione. La vita sociale è limitata, con pochi luoghi di ritrovo e scarsa attività associativa. Gli uomini frequentano i bar, mentre le donne sono meno visibili. Molti abitanti vivono fuori dalla frazione, tra scuole, lavoro e relazioni altrove, causando una mancanza di identità collettiva.

Il paese si concentra sui bisogni primari e non ha riferimenti culturali o storici, tranne una chiesa con un campanile a forma di faro e una caserma. Nonostante ciò, la diversità culturale stimola l’inventiva, seppur invisibile nella vita quotidiana.

RINGRAZIAMENTI