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Regala un fumetto o un libro per bambini alla biblioteca del Cisim
POTRAI LASCIARLI DURANTE LA FESTA DELLA REPUBBLICA A LIDO ADRIANO (1-3 giugno 2015)
In questi anni tanti amici e conoscenti hanno regalato alla biblioteca del Cisim numerose raccolte o singoli fumetti e libri, che sono entrati a fare parte del nostro piccolo tesoro librario.
Quest’anno, nel corso delle giornate della Festa della Repubblica al Cisim, abbiamo pensato di organizzare una raccolta più strutturata che ci permetterà di accrescere il numero dei libri presenti.
La Biblioteca del Cisim è dedicata al fumetto. Aperta al pubblico dall’aprile 2013, rientra nella Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino: al suo interno è possibile consultare e prendere a prestito libri (circa 800 testi, tra classici del fumetto, graphic novels, manga, fumetti d’autore, libri illustrati per bambini e libri per ragazzi). I volumi presenti sono inseriti nel catalogo del Polo bibliotecario di Romagna.
Nel corso di questi due anni abbiamo visto crescere il numero di lettori che frequentano abitualmente il nostro spazio, molto informale e semplice.
Le nostre intenzioni iniziali prevedevano l’arrivo di adolescenti e adulti, ma con la preziosa collaborazione delle scuola elementare Iqbal Masih e della Biblioteca Classense sono arrivati tanti piccoli lettori, che hanno iniziato a esplorare timidamente tra gli scaffali e a conoscere le diverse collane e raccolte di libri che man mano crescevano di numero.
Ora invece i bambini corrono da noi, all’uscita di scuola, a restituire i libri già letti e a prenderne di nuovi.
Per la verità sono più le femmine che i maschi, più gli stranieri che gli italiani.
Le bambine arrivano veloci, con i grembiuli bianchi addosso, sentiamo i loro passi leggeri salire le scale, buttano gli zaini per terra o sul divano e, tenendo in mano i libri da restituire, vanno a scompigliare allegramente gli scaffali. Alcune sono più composte, altre intraprendenti e rumorose.
Noi siamo lì, al loro servizio, la biblioteca adesso si capisce che è la loro, e così i libri.
Forse i genitori non lo sanno, ma i bambini sì.
I genitori, a volte li trattengono, a volte si scusano, a volte li spronano e li consigliano.
Spesso le mamme e i babbi che li accompagnano li guardano stupiti. Albanesi, macedoni, nigeriani, bosniaci, rumeni… e anche rom, sì perché adesso quei bambini rom vengono a scegliere i fumetti da leggere.
A volte qualche genitore ci tiene a dire che i figli fanno confusione, che certi libri li prendono, ma poi non li finiscono.
E noi ripetiamo convinti: “Che importa se non hanno finito il libro?” Forse non gli è piaciuto, allora che ne prendano un altro, anzi due, che li sfoglino e provino a leggere fin dove ne hanno voglia.
Forse bisognerebbe stampare a chiare lettere in tutte le biblioteche I dieci diritti imperscrittibili del lettore, che Daniel Pennac elenca in Come un romanzo. Per citarne solo alcuni: il diritto di saltare le pagine; il diritto di non finire un libro; il diritto di spizzicare.
A volte i genitori ci guardano come per chiedere, ma solo con gli occhi: “E’ giusto che il bambino venga in biblioteca solo per prendere qualche numero di un fumetto?”
Che so, magari L’uomo Ragno o Doraemon.
Doraemon assomiglia a un gatto randagio (il nome significa proprio questo), ma in realtà è un robot venuto dal ventiduesimo secolo per aiutare un pigro ragazzino, Nobita Nobi ad andare bene a scuola, a essere più attivo e a sapersela cavare nella vita. Insomma un educatore.
Be’ ai bambini piace così tanto Doraemon che in effetti i pochi numeri andranno rinfoltiti con nuovi acquisiti.
E che dire di un ragazzino albanese che passa da Naruto a Gipi di Esterno notte e poi commenta Valzer per Bashir sulla guerra civile libanese?
Due bimbe macedoni, piccole e sveglie, frequentatrici abituali, quando vengono da sole fanno due chiacchiere veloci, prima di ripartire con passo leggero. Loro leggono le Witch (tutta la raccolta ci è stata donata), e l’ultima volta, mentre restituivano, mi hanno detto che i libri li avevano già presi al Bibliobus.
Gli adulti leggono altre cose, magari Andrea Pazienza o le graphic novel sui misteri italiani, e l’altro giorno una studentessa di Ravenna è venuta apposta a prendere la rivista sul fotografo Bill Brandt (della collana “I Grandi Fotografi”, che ci è stata donata), per una tesina.
Insomma, sono piccoli semi che vediamo germogliare lentamente.

Allora guardate nei vostri scaffali, e se qualcosa può servire più a noi che a voi, vi saremo davvero grati se decidete di donarlo.